Legge di Bilancio 2021: bonus lavoratori
La legge di Bilancio 2021 contiene molte novità riguardo le imprese e il mondo del lavoro. La commissione di Bilancio ha, infatti, emanato diversi emendamenti. In particolare, sono 320 per un totale di risorse che sfiora i cinque miliardi di euro. Le misure toccano tutti gli ambiti della società, dalle famiglie, ai lavoratori alle imprese. L’obiettivo è fornire il supporto per la ripartenza dell’economia ed evitare in tutti i modi la crisi economica dopo l’emergenza sanitaria da covid-19. Tra le novità più interessanti per la sicurezza lavoro torino è bene citare la cassa integrazione Iscro, l’assegno di ricollocazione per disoccupati Naspi, il blocco dei licenziamenti e l’incentivo per l’assunzione. Per quanto riguarda l’Iscro, questa misura è ricolta ai lavoratori che hanno aperta una partita IVA, iscritte alla gestione separata INPS. Questi lavoratori in Italia sono più di 300 mila. Questa misura verrà attuata per il biennio 2021-2023.
Verrà suddivisa per sei mensilità e permetterà di incassare fino a 800 euro al mese. Inoltre, è prevista una sospensione sui contributi dei lavoratori autonomi con reddito fino a 50mila euro e che nel 2020 abbiano registrato un calo del 33% di fatturato rispetto al 2019. Fa riferimento a questo periodo il cosiddetto “anno bianco”, con esonero dei contributi per i professionisti indipendenti più danneggiati dal Covid-19. Da quest’anno anche i percettori di Nespi, Dis-coll, dell’assegno di mobilità del trasporto aereo
Ex bonus Renzi
Da quest’anno potranno usufruire dell’ex bonus Renzi anche i lavoratori dipendenti e quelli che percepiscono redditi assimilati al lavoro dipendente, ma anche anche i percettori di Nespi, Dis-coll, dell’assegno di mobilità del trasporto aereo e dell’indennità di maternità per congedo. Si tratta di un bonus che prima era fissata alla quota di 80 euro, adesso è stato aumentato a 100 euro. Per ottenerlo non occorre presentare alcuna domanda: sarà l’Inps, in maniera autonoma, a capire a chi erogarlo. l’inps infatti si impegnerà a verificare i dati e i vari requisiti sia ai disoccupati che per i lavoratori dipendenti.
L’importo è appunto di 100 euro al mese, per un totale di 1200 euro. Per ottenere il bonus, non bisogna superare i 28mila euro di reddito annuo; alla fascia di reddito compresa tra 28mila a 35mila euro sono erogati 80 euro; il bonus poi decresce nella soglia di reddito compresa tra 35mila e 40mila euro. Non rientra nel calcolo del reddito complessivo quello dell’unità immobiliare, cioè la prima casa e quella della relativa permanenza. Viene considerato, invece, la quota esente degli emolumenti percepiti dai docenti e dai ricercatori che rientrano in Italia (articolo 44, comma 1, del decreto-legge n. 78/2010) e della quota esente prevista dal regime di favore per i lavoratori rimpatriati.
i Beneficiari del bonus
Hanno diritto a questo tipo di bonus i lavoratori dipendenti e quelli che percepiscono redditi appartenenti a alle seguenti categorie di lavoro: lavoratori soci delle cooperative, lavoratori socialmente utili, somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale, collaboratori coordinati e continuativi. Il bonus spetta anche a chi ha percepito indennità e compensi a carico di terzi dai lavoratori dipendenti e alle remunerazioni dei sacerdoti. E come già detto in precedenza anche ai percettori di Naspi, Dis-coll, dell’assegno di mobilità del trasporto aereo, dell’indennità di maternità per congedo obbligatorio e congedo obbligatorio del padre, dell’assegno di tirocinio.
Le categorie escluse da questo bonus sono invece i titolari dei redditi professionali, ai redditi prodotti da titolari di partita IVA in forma autonoma o di impresa. Per quanto riguarda l’integrazione all’assegno di maternità, viene precisato che non ne hanno diritto le lavoratrici autonome come commercianti, imprenditici agricole, artigiane ecc. Stesso discorso di esclusione vale per gli iscritti alla Gestione separata in qualità di liberi professionisti e titolari di partite Iva.