L’auto elettrica è realmente la miglior scelta?
Nel corso degli ultimi tempi, sono sempre di più le persone che si sono chieste se possa valere davvero la pena fare un investimento per l’acquisto di una vettura mossa da un propulsore elettrico. Si tratta di una domanda sempre più diffusa, anche per via dell’imperante esigenza di individuare delle soluzioni di mobilità alternative rispetto a quelle più inquinanti.
Ultimamente sono sempre di più i marchi che si stanno orientando verso questo segmento, producendo delle nuove auto elettriche, sempre più innovative e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed estetico.
La convenienza delle auto elettriche
Rispetto alle domande se le vetture elettriche possano rappresentare un investimento che conviene fare o meno, ci sono tante indagini e ricerche i cui risultati fanno propendere ancora di più per una simile scelta. Secondo uno studio di finrent.it, le auto elettriche nell’ultimo periodo sono in costante crescita e non c’è motivo di stupirsi, in effetti.
Ad esempio, uno studio che è stato portato a termine da parte di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano fornisce dei dati piuttosto indicativi in tal senso. In base a quanto è stato individuato da tale indagine, una notevole percentuale di persone che hanno una vettura privata potrebbe provvedere in maniera immediata all’acquisto di un’auto elettrica, senza che le proprie abitudini possano essere modificate o condizionate in qualsiasi modo. Al tempo stesso, si dovrebbero sopportare gli stessi costi in confronto a un’auto mossa da un motore a benzina, potendo contare, però, su tutte quelle agevolazioni che riguardano il bollo auto. Il risparmio si potrebbe ottenere solo a patto di avere a disposizione una ricarica domestica, dal momento che manca ancora un’infrastruttura pubblica numericamente e qualitativamente tale da poter soddisfare in maniera impeccabile tale esigenza.
Questo studio ha provveduto all’analisi di oltre 100 milioni di viaggi con delle auto private elettriche. L’indagine le ha “seguite” per 12 mesi, provvedendo poi all’incrocio e alla combinazione dei dati che si riferiscono ai chilometri che sono stati percorsi, ma non solo. Infatti, tra gli altri dati presi in considerazione troviamo la valutazione dell’acquisto di un’auto elettrica dal punto di vista prettamente economico e un’analisi geografica in riferimento alla collocazione della casa, in modo tale da avere certezze maggiori in merito alla probabilità di poter sfruttare una stazione di ricarica domestica.
Puntare sulle auto elettriche senza cambiare le proprie abitudini
L’indagine ha messo in evidenza come la metà delle auto private non va mai a coprire, nell’arco di un anno, dei viaggi giornalieri che hanno una distanza maggiore rispetto all’autonomia della batteria dell’auto elettrica. Le stime hanno considerato un’autonomia intorno ai 300 chilometri effettivi.
Di conseguenza, risulta facile intuire come il passaggio all’elettrico è molto più realizzabile e fattibile di quello che si potrebbe pensare. E tutto questo senza che possano essere in alcun modo modificate le proprie abitudini, oppure senza che vengano imposte delle soglie d’uso da rispettare. D’altro canto, però, è fondamentale ribadire ancora una volta quanto faccia la differenza poter contare su un punto di ricarica domestica, poco importa che sia privato o del condominio in cui si abita.
In base a tale ricerca, circa il 20% del parco auto complessivo potrebbe comprare un’auto elettrica nell’immediato, senza però che questa mossa si possa riflettere negativamente sulle proprie abitudini di spostamento, e soprattutto solo ed esclusivamente provvedendo a dotarsi di un punto di ricarica domestico. I costi sopportati vanno in pari dopo al massimo otto anni rispetto a quello di acquisto. Incrociando questi dati con un’approfondita analisi geografica, che valuta l’effettiva probabilità di disporre di un punto di ricarica, la percentuale del parco auto complessivo che potrebbe acquistare una vettura elettrica subito scende intorno al 13%.