Digitalizzazione della PA: come l’automatizzazione dei servizi sarà fondamentale per la ripresa del Paese

Oggi come ieri, tutti gli italiani hanno a che fare con la Pubblica Amministrazione per svariati motivi. E si sa che le attese sono lunghe e, a detta di molti, più che snervanti.

Non a caso, molti considerano la burocrazia italiana un po’ il tallone d’Achille del Paese.

Tuttavia, la pur lenta digitalizzazione delle PA sta iniziando a modificare (in meglio) questa situazione e qualche segnale si inizia a osservare: ad esempio, da diversi anni ogni ufficio pubblico è obbligato a possedere una PEC, e grazie a questa regola i cittadini possono comunicare con le amministrazioni pubbliche anche dal proprio pc, con pieno valore legale.

Ecco perché si nota un aumento dell’interesse verso le aziende che offrono servizi di posta elettronica certificata, soprattutto verso quei siti che puntano sull’economicità e sull’essenzialità dei loro servizi, come letterasenzabusta.it.

Ad ogni modo, nel seguente articolo approfondiremo il tema della digitalizzazione della PA, spiegando quali sono i vantaggi che questo processo garantisce ai cittadini, con l’augurio che la strada verso la semplificazione dei rapporti tra noi e lo Stato venga percorsa nel modo più rapido possibile.

Automatizzazione dei servizi PA: i vantaggi per cittadini e dipendenti statali

PA digitale: ancora tante lacune che hanno bisogno di essere colmate

L’avvento di Internet ha reso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione una necessità impellente già da tempo.

Eppure, la situazione non sembra essere delle migliori.

Sono tanti i motivi per i quali sarebbe necessario attuare un processo di trasformazione digitale.

In primis, per sveltire i processi di erogazione dei servizi nei confronti dei cittadini. Si sa che la burocrazia è sempre stata oggetto di critiche da parte degli italiani per le sue lunghe ed estenuanti tempistiche.

Quindi, una velocizzazione delle procedure permetterebbe di economizzare il tempo e contribuirebbe alla crescita e allo sviluppo della PA.

In effetti, gli italiani hanno ampiamente dimostrato di sapersi destreggiare con internet, grazie all’arrivo repentino degli smartphone e dei social media.

Però, i dati raccolti durante la pandemia hanno dimostrato che non sono in tanti a beneficiare dei servizi digitali della PA: è il caso di un solo italiano su quattro.

Ma qual è il motivo?

Con tutta probabilità, molti cittadini provano un senso di diffidenza nei confronti dei servizi online della PA, perché non rispondono alle aspettative.

Per cui, da un lato, gli utenti chiedono a gran voce uno sveltimento e una semplificazione dei processi, ma dall’altro, il servizio proposto è ritenuto inadeguato e preferiscono non usarlo.

Trasformazione digitale della PA: l’Italia ha ancora tanta strada da fare

Come si è detto in questo articolo, è necessario che lo Stato metta in moto il processo di digitalizzazione anche per la PA, al fine di renderla più efficiente e in grado di soddisfare le esigenze degli italiani.

Ma queste non sono le uniche ragioni.

Sul sito ufficiale della Camera dei Deputati è stato affermato che “la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni ha un ruolo centrale nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Ed è da qui che si dovrebbe partire.

Secondo i dati raccolti dall’Indice di Economia e Società Digitale (DESI), l’Italia si classifica al 18° posto per l’utilizzo di servizi pubblici digitali.

La posizione fa ben sperare, ma i cittadini sono esigenti e pretendono maggiore efficienza.

Potenzialmente, sono numerose le situazioni in cui è possibile attuare la trasformazione digitale, ma la Pubblica Amministrazione sembra in qualche modo resistervi.

Alcuni esempi?

Quando un cittadino richiede il cambio di residenza, l’aggiornamento dei documenti non avviene sempre in automatico. Se dunque si ha a che fare con un comune disorganizzato, il rischio è di non riceverli aggiornati per tempo.

Un altro caso è quello della disoccupazione. Se un italiano perde il lavoro, dovrà recarsi al CAF ed effettuare la richiesta di sostegno di disoccupazione all’INPS. Tuttavia, lo stesso ente potrebbe risalire a tutte queste informazioni in tempi brevi e sveltire il processo, rendendolo automatico.

Ma siccome non sarebbe corretto fare di tutta l’erba un fascio, bisogna dire che quanto appena detto non vale per tutte le amministrazioni. Questo è però, secondo i cittadini, lo scenario per la maggior parte degli italiani.

I vantaggi della digitalizzazione della PA

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione è imprescindibile per numerosi motivi.

Oltre a rendere l’Italia competitiva al pari di altre nazioni altamente digitalizzate, non mancheranno i benefici dal lato utente.

Il primo vantaggio riguarda la sicurezza e la velocità. Con la possibilità di accedere e scaricare facilmente i documenti, i tempi si ridurranno considerevolmente sia per i cittadini che per i dipendenti statali.

Questo porterà a:

  • un aumento della produttività;
  • un incentivo dell’uso delle tecnologie;
  • un’ottimizzazione degli spazi.

Sono ancora tanti gli uffici occupati da archivi ingombranti e polverosi, che potrebbero essere facilmente rimpiazzati da quelli dei computer.

Eliminare plichi e plichi di scartoffie significa avere a cuore l’ambiente e ridurre il consumo di carta.

Infine, avere i documenti a disposizione all’interno di una banca dati eliminerebbe una volta per tutte la questione dei doppioni.

Capita spesso che lo stesso documento venga archiviato in diverse pratiche in forma cartacea; inoltre, la ridondanza dei dati può rivelarsi alquanto dannosa perché potrebbe creare delle incongruenze future che ne inficerebbero la gestione.

Conclusioni

Questo articolo aveva l’obiettivo di mettere in luce le criticità riguardo il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Come si è visto, l’Italia non è certamente il Paese più arretrato da questo punto di vista, ma la strada da fare è ancora lunga.

I vantaggi di una trasformazione digitale sono innumerevoli e ne potranno beneficiare non solo i cittadini, ma anche gli stessi dipendenti.

Il fenomeno della digitalizzazione determinerà un ingente risparmio energetico, una riduzione dell’impatto ambientale e uno sveltimento delle procedure che sono spesso causa di lunghe code e attese.